Il Rating di Legalità: il nuovo regolamento attuativo

Rating di Legalità – Definizione

Il rating di legalità è un rating di carattere etico nato nel 2012 come delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) con lo scopo di promuovere i principi etici di carattere manageriale. È destinato alle imprese italiane che abbiano realizzato un fatturato minimo di due milioni di euro, imputabile all’ultimo esercizio chiuso nell’anno che precede la richiesta di rilascio del rating, e che, alla data della richiesta, risulti iscritta da almeno due anni nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (R.E.A.).

Benefici nell’assegnazione del rating

Il rating di legalità, così come gli altri rating esistenti, ha la funzione di garantire le caratteristiche dell’impresa. Nel caso specifico, esso garantisce che quest’ultima abbia applicato gli adeguati assetti in termini di prevenzione ed esclusione da ogni tipo di evento attribuibile, dalla corruzione alle attività illecite di stampo mafioso.

Numerosi sono i benefici competitivi ed economici derivanti dalla garanzia dal rating.

BENEFICIIn termini competitiviMaggiori opportunità di business, trasparenza e visibilità sul mercato (derivanti anche dal fatto che il nome stesso dell’impresa è riportato nell’apposita sezione nel sito dell’AGCM).
VANTAGGINell’assegnazione degli appalti pubbliciPunteggio aggiuntivo.Preferenza in graduatoria a pari punteggio.Una quota delle risorse finanziarie allocate riservata a chi possiede il Rating.
VANTAGGINei confronti degli istituti creditiziRiduzione della tempistica e oneri relativi per le richieste di finanziamento.Variazione della determinazione delle condizioni economiche.
VANTAGGIDa parte del nuovo Codice degli Appaltinei contratti di servizi e forniture, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30%. (Art. 93)le Amministrazioni aggiudicatrici indicano nel bando di gara i criteri premiali che intendono applicare alla valutazione dell’offerta. (Art. 95)il Rating di Legalità concorre anche alla determinazione del Rating di Impresa. (Art. 213)

I requisiti essenziali

La tabella seguente raffigura i requisiti essenziali per l’impresa richiedente il rating di legalità.

REQUISITITerritorialiLa sede operativa deve trovarsi nel territorio italiano
REQUISITIEconomiciL’impresa deve aver raggiunto un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’ultimo esercizio chiuso nell’anno solare precedente alla presentazione della richiesta di Rating
REQUISITISocietariL’impresa deve risultare iscritta al registro delle imprese da almeno due anni prima della data di presentazione della richiesta del Rating
REQUISITILegaliI rappresentanti legali dell’impresa non devono essere stati condannati con sentenza irrevocabile o sanzionati per quanto riguarda i reati tributari, i reati relativi alla sicurezza sul lavoro ed altri reati affini alla corruzione come definiti nel Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e nel Decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 e dei reati di associazione mafiosa e aggravati ai sensi delle norme contro l’ordine pubblico definite dal codice penale.L’impresa non deve essere destinataria a provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici di cui è o è stata beneficiaria, per i quali non siano stati assolti gli obblighi di restituzione, divenuti inoppugnabili o confermati, con sentenza passata in giudicato, nel biennio precedente la richiesta di rating

Il processo di assegnazione del rating

Il rating di legalità viene attribuito secondo un punteggio che segue una logica scalare da una stella fino ad un punteggio massimo totale di tre stelle. Il soggetto che viene ritenuto adeguato al conseguimento del rating di legalità avrà il diritto all’assegnazione di un punteggio minimo di una stella.

Il punteggio di base può essere aumentato di un “+” qualora il soggetto rispetti determinate condizioni supplementari, e il conseguimento di tre segni “+” comporta l’attribuzione di una stella, fino ad un massimo di tre. Qui di seguito elencate le condizioni supplementari:

  • Adesione ai protocolli o alle intese di legalità finalizzati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia reale;
  • Utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme inferiori a quelle dettate dalla legge;
  • Adozione internamente o in outsourcing di una funzione o struttura organizzativa che verifichi il controllo della conformità delle attività aziendali secondo il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle associazioni;
  • Adozione di processi organizzativi volti a garantire forme di Corporate Social Responsibility, anche attraverso l’adesione a programmi promossi da organizzazioni nazionali o internazionali e l’acquisizione di indici di sostenibilità;
  •  L’iscrizione a uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
  • L’adesione a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria o di aver previsto, nei contratti con i propri clienti, clausole di mediazione, quando non obbligatorie per legge, per la risoluzione di controversie o di aver adottato protocolli tra associazioni di consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle conciliazioni paritetiche;
  • L’adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e al contrasto della corruzione.

Durata, rinnovo e modifiche

Il rating di legalità ha durata di due anni dal giorno di rilascio, e il rinnovo avviene su richiesta. Infatti, la domanda di rinnovo può essere presentata a decorrere da sei mesi antecedenti la scadenza del rating. Ove la domanda di rinnovo sia depositata almeno sessanta giorni prima della scadenza, il rating mantiene la propria validità a tutti gli effetti sino alla data di adozione della delibera con la quale l’Autorità si pronuncia sulla richiesta.

In caso di perdita di uno dei requisiti essenziali per il rilascio del rating, l’autorità con proprio provvedimento dispone la revoca del rating con decorrenza dal momento in cui il requisito è venuto meno.

Al venir meno di uno o più dei punti necessari all’attribuzione dei punti aggiuntivi, l’autorità dispone la riduzione del punteggio attribuito.

Elenco delle imprese con rating di legalità

L’Autorità pubblica e mantiene costantemente aggiornato in un’apposita sezione del proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato o annullato, con la relativa decorrenza. Le iscrizioni relative alla revoca e all’annullamento permangono nell’elenco sino alla data di scadenza del rating ovvero, in ogni caso, per un periodo non inferiore a sei mesi.


Matteo Berisha