AVVIAMENTO

  • L’avviamento rappresenta il maggior valore attribuito al complesso aziendale rispetto al suo valore contabile. Tale elemento non è oggetto di vendita autonoma, non è tangibile ma la sua esistenza accresce il valore del complesso aziendale.

L’avviamento deriva da qualità oggettive, cioè legate all’azienda, alla sua struttura, alla sua organizzazione e da qualità soggettive, relative alle capacità personali del soggetto economico.

Tra le principali qualità oggettive si possono ricordare la favorevole posizione logistica, facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza a importanti nodi ferrovieri o stradali, il buon nome sul mercato, una efficiente organizzazione degli uffici e del personale specializzato, la presenza di finanziatori di fiducia, una clientela selezionata ecc.

Il buon nome e l’affermazione sul mercato possono derivare da qualità soggettive come le doti personali dell’imprenditore, senza il quale l’azienda perderebbe il proprio prestigio.

In questo caso l’avviamento non può essere trasmesso da un soggetto all’altro con la cessione aziendale. In sede di valutazione dell’azienda quindi, oltre a calcolare il valore dell’avviamento, si deve valutare quali sono i fattori che lo caratterizzano e se l’azienda può essere svincolata o meno dal suo soggetto, senza per questo perdere valore.

L’avviamento, definito con termine anglosassone goodwill, è riconducibile alla capacità dell’azienda di produrre reddito. Se i fattori che caratterizzano l’avviamento si esplicano negativamente si ha il cosiddetto badwill o avviamento negativo. Il badwill al contrario del goodwill riduce il valore dell’intero complesso aziendale ed è indice di una scarsa redditività o addirittura di croniche situazioni di perdita.

I fattori negativi dell’avviamento sono dati ad esempio da: localizzazione non opportuna, struttura organizzativa non efficiente, cattiva immagine dell’azienda sul mercato, scarsa fiducia da parte dei finanziatori, clientela limitata e poco affidabile.

Il calcolo dell’avviamento può essere eseguito con l’utilizzo dei seguenti metodi:

  1. metodo diretto: basato sull’attualizzazione del sovrareddito (o profitto puro) dell’azienda
  2. metodo indiretto: l’avviamento è determinato calcolando la differenza tra capitale economico e patrimonio netto aziendale.

Il valore dell’avviamento deve essere determinato con notevole attenzione e non sempre e in linea con la prima valutazione che può scaturire da una sommaria analisi della situazione.

L’avviamento in bilancio è iscritto nell’attivo dello Stato Patrimoniale alla voce immobilizzazioni immateriali.