Partita IVA

sequenza di 11 cifre che identifica univocamente un soggetto che esercita un’attività, di impresa. Nel contesto della contabilità e delle imposte, il numero di “partita IVA” è un codice numerico che viene assegnato a un’impresa o a un libero professionista in Italia al momento dell’apertura della propria attività. Il numero IVA viene utilizzato per identificare le transazioni commerciali e fiscali di un’impresa o di un libero professionista, e per calcolare e versare le imposte dovute allo Stato. La partita IVA rappresenta un elemento essenziale per la contabilità e la fiscabilità delle imprese e dei liberi professionisti in Italia. Il numero di partita IVA è rilasciato dall’Ufficio dell’Agenzia delle entrate a cui viene richiesto, indipendentemente dal domicilio fiscale, al momento dell’apertura della posizione IVA (decreto del presidente della Repubblica n. 404/2001). Può essere aperta in modo telematico anche da un intermediario abilitato al servizio Entratel o dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Esistono due modelli: il modello AA9/11 per le ditte individuali e il modello AA7/10 destinato invece alle società. Il numero di partita IVA assegnato al contribuente, a partire dal 1º dicembre 2001, ha validità su tutto il territorio nazionale e rimane invariato per tutto il periodo in cui si svolge l’attività. Tutti i soggetti che intraprendono un’attività che ha rilevanza ai fini IVA (impresa, azienda pubblica, arte, professione o lavoro autonomo, associazione che svolge attività economica), compresi i soggetti non residenti che istituiscono una stabile organizzazione in Italia o che intendono identificarsi direttamente, devono presentare la dichiarazione utilizzando un apposito modello, disponibile in formato elettronico e prelevabile gratuitamente dal sito Internet dell’Agenzia delle entrate. Chi è iscritto a un albo professionale e svolge una libera professione, come ad esempio i commercialisti o gli avvocati, ha l’obbligo di apertura della partita IVA.