Associazioni del terzo settore e novità del decreto Sostegni Bis

Il decreto Sostegni Bis, approvato dalla Camera, è quasi giunto alla sua versione definitiva.

Il provvedimento incide in modo significativo sul mondo del non profit, dello sport e del terzo settore in generale.

La prima novità è introdotta dall’articolo 1-quater, che prevede un incremento di 60 milioni di euro per il “Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore” rivolto alle organizzazioni di volontariato (Odv), alle associazioni di promozione sociale (Aps) e alle Onlus, di cui una quota di 20 milioni potrà essere destinata a tutti gli enti non commerciali (quindi non solo a quelli del terzo settore) “titolari di partita iva fiscalmente residenti nel territorio dello Stato e che svolgono attività di prestazioni di servizi socio – sanitari e assistenziali … in favore di anziani non autosufficienti o disabili”.

Viene poi confermato, il credito di imposta per i canoni di locazione degli enti non commerciali “compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti”.  

Eventuali cali di fatturato, per avvalersi di questa norma di favore, saranno da dimostrare solo da parte di imprese sociali e di società sportive dilettantistiche.

Viene modificato anche l’articolo 10 del provvedimento che riguarda le “Misure di sostegno al settore sportivo”. Infatti, è stato incremento il fondo per i contributi per le spese di sanificazione e prevenzione Covid e per l’effettuazione dei test in favore delle società professionistiche che nell’esercizio 2020 non hanno superato i cento milioni di euro di valore della produzione nonché per le asd/ssd iscritte al registro Coni e operanti in discipline olimpiche.

Vengono poi riviste le date per gli effetti della riforma dello sport che impatterà su diversi fronti quale la semplificazione e la sicurezza degli impianti.

Vengono, poi, completamente rivisti e di gran lunga ridotti i documenti richiesti ai fini dell’iscrizione al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche indicati all’articolo 6 D.Lgs. 39/2021 del decreto e scompare l’obbligo della pubblicazione del bilancio e dei compensi ai collaboratori così incrementando le diversità con la disciplina del terzo settore che espressamente li prevede.

Viene introdotto un nuovo articolo, il 10 bis, che contiene la possibilità di erogare un ulteriore contributo alle Asd/Ssd che gestiscono impianti sportivi, in particolare natatori, per spese sostenute per la manutenzione degli impianti.

Per quanto riguarda l’articolo 10 ter, esso prevede il prolungamento automatico delle convenzioni delle Asd (non vengono citate le Ssd) per la gestione di impianti sportivi di proprietà pubblica “in attesa di rinnovo o scadute ovvero in scadenza entro il 31 dicembre 2021” fino al 31 dicembre 2023.

Confermate per “enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti” il credito di imposta in misura pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e confermate le indennità per i collaboratori sportivi mantenendo sostanzialmente invariato il testo del decreto originario.

Infine, l’articolo 64, comma 12 prevede un incremento di 35 milioni di euro per il “fondo per le politiche giovanili destinato, tra le altre cose, anche alla “promozione di attività sportive per i giovani di età inferiore ai 35 anni”.


 Francesca Novati

Giulia Verani