Compagnie assicurative e COVID-19: le misure urgenti a supporto dell’attività

Con il rapido susseguirsi degli eventi collegati alla crisi pandemica COVID-19 che ha causato gravi implicazioni per l’economia mondiale anche il comparto assicurativo ha subito un duro colpo.

La pandemia ha avuto effetti devastanti nel mese di marzo sull’andamento dei mercati finanziari caratterizzati in particolare da un crollo di oltre il 30% per il comparto azionario. Tale situazione è stata accompagnata, fino all’annuncio di misure straordinarie da parte delle banche centrali, da un andamento calante dei tassi risk free e di un nuovo allargamento dello spread dei titoli governativi italiani.

L’annuncio dell’adozione di misure straordinarie da parte dell’Unione Europea ha causato un rimbalzo degli andamenti del mercato del reddito fisso (free risk e spread), mentre per i mercati azionari si è assistito solo ad un lieve recupero.

In questo contesto, le Compagnie assicurative si sono trovate ad affrontare nelle settimane più calde dell’epidemia da un lato problemi di carattere operativo-riorganizzativo, legate all’assicurare la continuità aziendale attivando le misure necessarie per soddisfare ugualmente le esigenze della propria clientela, dall’altro a trovarsi nei propri bilanci significative perdite.

Le risposte d’aiuto da parte degli Istituti Europei e nazionali non sono tardate ad arrivare, i quali hanno adottato specifiche misure a supporto dell’attività d’impresa e a tutela del consumatore.

La prima importante misura riguarda la tutela dei consumatori, risale al 28 febbraio, quando non era ancora stata proclamata la pandemia ed in Italia la “zona rossa” era delimitata per pochi comuni del lodigiano.

ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, in una nota assicura che:

Le Compagnie hanno, sin da subito, previsto la sospensione, proroga e dilazione dei premi per copertura vita, copertura danni non auto e copertura auto, nonché il blocco di tutte le azioni di recupero dei crediti delle franchigie. L’ANIA ha attivato con i propri associati uno specifico gruppo di lavoro che, in coordinamento con l’IVASS, continua a seguire con attenzione gli sviluppi della situazione, al fine di garantire i servizi ai cittadini e di tutelare lavoratori e rete agenziale”.

All’avanzarsi dell’epidemia e con l’arrivo della pandemia è l’Europa ad intervenire, tramite EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority), l’autorità di vigilanza europea dispone, tramite comunicato stampa del 17 marzo, le prime azioni per mitigare l’impatto del Covid-19 tramite i seguenti “Key message” da seguire:

  1. Business continuity:
    • È particolarmente importante che gli assicuratori siano in grado di mantenere i servizi ai propri clienti. In tal senso, le compagnie dovrebbero essere pronte ad attuare le misure necessarie per garantire la continuità aziendale.
    • Al fine di offrire un sollievo operativo in risposta al Coronavirus, le Autorità nazionali dovrebbero essere flessibili per quanto riguarda i tempi del reporting di vigilanza e al pubblico per le scadenze di fine 2019. EIOPA coordinerà gli aspetti specifici di tali iniziative.
    • Nel breve termine, EIOPA limiterà le sue richieste di informazioni e le consultazioni agli elementi essenziali per valutare e monitorare l’impatto della situazione attuale sul mercato.
    • EIOPA ha deciso di prolungare la scadenza dell’Holistic Impact Assessment per la revisione di Solvency II di due mesi, al 1° giugno 2020.
  2. Solvibilità patrimoniale:
    • Ai sensi di Solvency II, le compagnie assicuratrici sono tenute a detenere fondi propri ammissibili sufficienti su base continuativa per coprire il requisito patrimoniale di solvibilità (SCR). Tale requisito patrimoniale, basato sul rischio, consente alle imprese di assorbire perdite significative e di dare fiducia agli assicurati e ai beneficiari che le prestazioni saranno effettuate alla scadenza.
    • Inoltre, il Framework Solvency II include una scala di interventi di vigilanza tra il requisito patrimoniale di solvibilità e il requisito patrimoniale minimo (MCR), che è il livello minimo di sicurezza al di sotto del quale le risorse finanziarie di una società non dovrebbero scendere.
    • Recenti stress test hanno dimostrato che il settore è ben capitalizzato e in grado di sopportare shock gravi, ma plausibili per il sistema.
    • Il Framework Solvency II include anche una serie di strumenti che possono essere utilizzati per mitigare i rischi e gli impatti sul settore. EIOPA e Autorità nazionali sono pronte ad applicare questi strumenti, se e quando necessario, in modo coordinato, per garantire che gli assicurati rimangano protetti e sia salvaguardata la stabilità finanziaria.
    • Tuttavia, le compagnie dovrebbero adottare misure per preservare la loro posizione patrimoniale in coerenza con la protezione degli assicurati, seguendo politiche prudenti in materia di dividendi e altre distribuzioni, comprese le remunerazioni variabili.
    • Nonostante gli strumenti e i poteri esistenti EIOPA, insieme alle Autorità nazionali e alle altre Autorità di vigilanza europee, continuerà a monitorare la situazione e adotterà o proporrà alle istituzioni dell’UE qualsiasi misura necessaria per mitigare l’impatto della volatilità del mercato sulla stabilità del settore e salvaguardare la protezione degli assicurati.

A tale richiesta di Eiopa, l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni) accoglie subito le esigenze di EIOPA e comunica tramite una nota le prime misure a favore degli operatori del mercato assicurativo prorogando termini di comunicazione inerenti alla distribuzione assicurativa, l’Home Insurance ed i Reclami.

Ulteriore misura di flessibilità relativa alle scadenze sul reporting avviene il 20 marzo da EIOPA e riguarda la proroga (dalle due alle quattro settimane) dei termini connessi al Reporting Solvency II che IVASS recepisce pienamente tramite il seguente comunicato stampa:

“Per consentire agli operatori del mercato assicurativo di far fronte ai disagi che derivano dalle misure governative di contenimento del contagio da COVID-19, l’IVASS, in linea con le iniziative di recente assunte dall’Autorità Assicurativa Europea (EIOPA) e dalle Autorità, sia europee che nazionali, che vigilano sui settori bancario e finanziario, ha deciso di concedere dilazioni alle imprese per gli adempimenti di seguito indicati, alcuni dei quali di prossima scadenza.

È disposta la proroga dei termini per gli adempimenti connessi al reporting Solvency II, coerentemente con quanto indicato nelle Raccomandazioni sulla flessibilità temporanea relativa ai termini per l’informativa di vigilanza e pubblica a causa dell’emergenza COVID19 emanate da EIOPA il 20 marzo 2020.”

Una delle più importanti misure viene dal Governo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020 del Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18: Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, il c.d. “Decreto Cura Italia”.

Nello specifico, facendo un piccolo passo indietro pre COVID-19, l’attuale revisione che interessava Solvency II, ossia del regime di vigilanza prudenziale delle Compagnie assicurative, era prevista per la fine di quest’anno. Nel corso dei lavori, avviati oltre un anno fa, sono chiaramente emersi miglioramenti necessari per meglio contrastare gli effetti di pro-ciclicità di un sistema basato sui valori di mercato. Se da un lato, appare irrealistico concludere nell’anno in corso l’intero processo di revisione, dall’altro occorre sfruttare il lavoro già svolto per provvedere – in via straordinaria – a modificare ulteriormente o rivedere integralmente regole che in questo momento dimostrano ancora una volta di non funzionare come voluto. Si tratta, in particolare, del cosiddetto meccanismo del Volatility Adjustment che è stato oggetto di un aggiustamento introdotto originariamente in Europa lo scorso anno con la Direttiva (UE) 2019/2177 del Parlamento europeo del 18 dicembre 2019 (inizialmente da recepire entro il 30 giugno dagli Stati Membri) che recepito in Italia con il decreto in esame con l’art. 52.

Tale articolo difatti apporta una modifica a uno dei valori soglia delle condizioni di attivazione da soddisfare per permettere l’attivazione della componente nazionale:

“A decorrere dall’esercizio 2019, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 36-octies, comma 1, l’aumento di cui al comma 8 è applicato quando la differenza descritta al medesimo comma sia positiva e lo spread nazionale corretto per il rischio superi gli 85 punti base.”

Questo porterà ad aumentare il valore del Volatility Adjustment e conseguentemente migliorare la stima delle Best Estimate di Bilancio Solvency II.

Tale Decreto inoltre, ai fini della tutela del consumatore, porta ad una proroga dei termini di rinnovo delle polizze RC Auto da 15 a 30 giorni (notizia degli ultimi giorni è quella che il Codacons – Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – chiede al tavolo del Governo un “rimborso coronavirus” per coloro che continuano a pagare l’RC auto seppur imposto divieto alla circolazione).

L’art. 103, comma 1 del decreto “Cura Italia” dispone poi la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi pendenti al 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data.

Come confermato dall’IVASS, la disposizione si applica anche ai procedimenti amministrativi o alle fasi di procedimenti amministrativi di competenza dell’IVASS stessa, i cui termini sono pertanto sospesi ex lege dal 23 febbraio al 15 aprile 2020.

A riguardo, l’IVASS ha altresì chiarito di essere dotata “di misure organizzative in grado di assicurare che siano comunque salvaguardati i principi di efficienza, efficacia e ragionevole durata dei procedimenti amministrativi, con particolare riguardo a quelli che presentano carattere d’urgenza, anche a tutela dei diritti degli interessati”.

Ulteriore nota di particolare importanza per i vertici delle Compagnie arriva il 2 aprile e riguarda la decisione da parte dei Board sull’imminente distribuzione dei dividendi.

L’IVASS, in considerazione di questo mutato quadro economico e finanziario, ha inviato una lettera alle imprese di assicurazione e riassicurazione chiedendo di adottare, a livello individuale e di gruppo, estrema prudenza nella distribuzione dei dividendi e nella corresponsione della componente variabile della remunerazione agli esponenti aziendali.

Il rispetto di queste raccomandazioni, sono in linea con quelle diffuse dall’EIOPA il 17 marzo, e saranno oggetto di stretto monitoraggio da parte dell’Istituto di Vigilanza.

Lato “Business Continuity” ANIA ha annunciato tramite comunicato stampa del 24 marzo un protocollo condiviso con le Organizzazioni Sindacali sulle misure per la prevenzione, il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro:

“L’obiettivo del Protocollo, oltre a recepire le prescrizioni contenute nei provvedimenti del Governo, è quello di condividere indicazioni operative uniformi per tutte le Compagnie associate.

Si tratta di un importante risultato e di un impegno, quello assunto dall’ANIA, dalle Compagnie e dalle Organizzazioni Sindacali, che, a fronte dell’evolversi della situazione epidemiologica e per la funzione che il settore assicurativo riveste nel tessuto economico nazionale, è volto principalmente a incrementare l’efficacia delle misure precauzionali adottate dal Governo e dall’Autorità sanitaria.”

Tra le misure adottate contro l’attuale crisi si è unito a livello internazionale il comitato esecutivo IAIS (International Association of Insurance Supervisors) che tramite comunicato stampa del 27 marzo propone l’adozione di misure per affrontare le conseguenze dell’emergenza da COVID-19 sul settore assicurativo a livello globale e sulle attività condotte dall’Associazione. Gli interventi riguardano, in particolare, l’adeguamento delle tempistiche del programma di lavoro al fine di fornire assistenza operativa ai Supervisori, alle imprese di assicurazione e alle altre parti interessate.

“L’Associazione continuerà a monitorare l’evolversi della situazione di emergenza e l’impatto delle misure volte a limitare il contagio sull’economia globale e, di conseguenza, sul sistema finanziario, valutando, ove necessario, l’adozione di nuovi interventi”.

In stretto contatto con il Financial Stability Board (FSB) e con gli altri organismi deputati alla definizione degli standard internazionali su questioni che riguardano trasversalmente il sistema finanziario, la IAIS intende promuovere una risposta di vigilanza coordinata a sostegno della protezione degli assicurati e del mantenimento della stabilità finanziaria.

Insomma, l’aiuto delle Autorità nazionali ed Internazionali a seguito dell’emergenza da COVID-19 è e sarà fondamentale al supporto dell’attività di impresa che oltre a frenare scenari fonte di potenziali perdite, dovrà mettere alla prova la propria resilienza, la capacità di innovare e pensare a nuove tipologie di prodotti di successo.


Alessio Buonfrate

Emanuele D’Imprima

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