REPORT SULLE CARATTERISTICHE, SUI COSTI E SULLE PERFORMANCE DEI PRODOTTI DI RAMO III

INTRODUZIONE

Proseguono le pubblicazioni con l’analisi dei prodotti di Ramo III attualmente offerti dalle Compagnie assicurative italiane allo scopo di aumentarne la trasparenza e la comparabilità nel mercato di riferimento.

I PRODOTTI DI INVESTIMENTO DI RAMO III

COPERTURA DI MERCATO

L’analisi di mercato è stata condotta su un campione di 20 prodotti di investimento di Ramo III, appartenenti a 12 compagnie di assicurazione (su 66 totali) operanti nel ramo vita nel contesto italiano. Tale campione copre circa il 40% dei premi raccolti sul totale vita nel corso del 2021.

CARATTERISTICHE

Di seguito verranno illustrate le caratteristiche tecniche, finanziarie e di rischio dei prodotti in esame. Tali caratteristiche, rappresentano i driver principali per la determinazione del Target Market ai fini POG.

Il campione di prodotti di Ramo III analizzati evidenzia come il 95% sia di tipo vita intera mentre il restante 5% abbia una scadenza prestabilita. Nell’analisi condotta nel 2021, per contro, l’88% dei contratti era di tipo vita intera, mentre il 12% a scadenza.

Figura 1 – Tipologia di Prodotto

La detenzione raccomandata media sul prodotto è pari a circa sette anni, ed è distribuita nei seguenti cluster:

Figura 2 – Detenzione Raccomandata

La detenzione raccomandata è rimasta pressoché invariata tra il 2021 ed il 2022. Nel 2021 la detenzione raccomandata media sul prodotto era di circa 7,5 anni ed il 31% dei prodotti era collocato nel cluster “5-7 anni” mentre il 69% nel cluster “maggiore di 8 anni”. 

La tipologia di premio prevalente è quella del premio unico (85%), il resto è a premio ricorrente (15%). Anche l’anno scorso prevalevano i prodotti a premio unico (76%).

Figura 3 – Tipologia di Premio

Riguardo alla definizione del cluster di riferimento dichiarato dalle Compagnie, sono state analizzate l’età, l’esperienza finanziaria richiesta,
la propensione al rischio e l’orizzonte temporale dell’investimento nel prodotto auspicato dal cliente.

Il 55% del campione consente la possibilità di sottoscrivere la polizza fino ad un’età massima compresa tra i 76 e gli 85 anni, il 15% fino ad un’età massima di 75 anni, il restante 25% consente a chi ha un’età maggiore di 86 anni di sottoscrivere la copertura. Il 5% del campione non specifica l’età massima.

Figura 4 – Cluster di riferimento: Età

L’esperienza finanziaria richiesta prevede che questa debba essere adeguata all’investimento per il 40% dei prodotti analizzati, troviamo poi un’esperienza finanziaria che deve essere medio/buona per il 35% dei casi e minima per il restante 25%.

Figura 5 – Cluster di riferimento: Esperienza Finanziaria

La propensione al rischio, quale caratteristica dei prodotti analizzati, è dichiarata bassa per il 10% del campione, medio bassa per il 65%, medio alta per il 10% e per l’ulteriore 15% rimanente è dichiarata adeguata all’investimento.

Figura 6 – Cluster di riferimento: Propensione al rischio

L’orizzonte temporale dell’investimento nel prodotto, richiesto al cliente, è per la maggior parte del campione, di medio-lungo termine (60%), per il 25% di lungo termine e per il 15% di medio termine. Non è presente il breve periodo.

Figura 7 – Cluster di riferimento: Orizzonte Temporale

Riguardo al premio minimo richiesto in fase di sottoscrizione, questo è mediamente di circa 8.900 euro. Il 35% del campione richiede un premio minimo inferiore ai 5.000 euro, il 55% tra i 5.000 ed i 15.000 euro mentre il 10% superiore a 15.000 euro.

Figura 8 – Premio Minimo

Inoltre, il 55% del campione analizzato offre la possibilità di investire in Fondi ESG. Tale percentuale è cresciuta sensibilmente rispetto al 2021, quando solo il 31% del campione offriva questa opportunità.

Figura 9 – Presenza di Fondi ESG

L’indicatore sintetico di rischio (SRI), dato dalla media tra l’indicatore di rischio più basso e quello più alto del singolo prodotto, è per il 43% pari a 2 (37% nel 2021), per il 27% dei prodotti pari a 4 (40% nel 2021), per il 14% è pari a 1 (7% nel 2021) ed il restante 16% è suddiviso equamente tra 3 e 5 (rispettivamente 10% e 7% nel 2021).

Figura 10 – Indicatore di Rischio Medio (SRI)

Il 90% del campione offre la possibilità di effettuare degli switch a pagamento con un costo medio di circa 27 euro caduno. Nell’analisi svolta l’anno precedente il costo medio era pari a 22 euro, in rialzo del 23%.

Figura 11 – Costi per Switch

L’80% del campione presenta l’eventualità di offrire switch gratuiti, mediamente due per anno. L’anno precedente solo il 69% delle Compagnie offriva la possibilità di avere degli switch gratuiti, ma la media di 2 switch è rimasta invariata.

Figura 12 – Presenza di Switch Gratuiti

COSTI

Nella seguente sezione verranno analizzati i costi, suddivisi tra costi di ingresso (unici o ricorrenti), costi di gestione and costi di riscatto. È stata analizzata anche l’allocazione dei costi tra Compagnia e Intermediario.

I costi di gestione medi del mercato dei prodotti di Ramo III, caratterizzati dalla presenza di più scelte d’investimento, fanno riferimento alla media totale dei costi relativi alla componente con profilo di rischio più basso e quella con profilo di rischio più alto di ogni prodotto analizzato.

Il calcolo dei caricamenti totali medi annualizzati è stato eseguito tramite ricalcoli interni e con successivo raffronto, quale metodo di controllo, con l’RIY pubblicato dalle Compagnie, il quale risulta in linea con l’output calcolato.

L’88% del campione presenta costi di ingresso sul premio unico. Tali costi sono mediamente pari allo 0,56%, in diminuzione del 65% rispetto all’anno scorso, quando erano mediamente pari all’1,62%. Nel 2021 solo il 69% del campione presentava costi di ingresso sul premio unico.

Figura 13 – Costi di Ingresso: Premio Unico

I costi di ingresso medi sul premio unico sono attribuiti in media per il 48% all’Intermediario e per il 52% alla Compagnia. Nel 2021 tali percentuali erano leggermente diverse, la quota Intermediario era pari al 49%, mentre la quota Compagnia pari al 51%.

Figura 14 – Costi di Ingresso su Premio unico: Allocazione tra Compagnia ed Intermedi

Il 15% del campione applica costi di ingresso sui premi ricorrenti, mediamente pari al 2,3%. Nel 2021, il 19% del campione applicava costi di ingresso sui premi ricorrenti, mediamente pari al 2,4%.

Figura 15 – Costi di Ingresso: Premi Ricorrenti

La totalità del campione applica costi di gestione; il costo medio annuo è del 2,4%, in aumento rispetto al 2021, quando il costo medio annuo era pari al 2%.

I costi di gestione medi sono attribuiti mediamente per il 47% all’Intermediario ed il 53% alla Compagnia. Nel 2021 tale percentuale era molto simile. Il 46% veniva attribuito all’Intermediario ed il 54% alla Compagnia.

Figura 16 – Costi di Gestione: Allocazione tra Compagnia ed Intermediario

I costi di riscatto sono presenti nell’85% dei casi. Tale percentuale è diminuita rispetto al 2021, quando i costi di riscatto erano presenti nel 94% dei casi nel campione analizzato.

Figura 17 – Costi per Riscatto

I costi di riscatto in caso di estinzione anticipata sono mediamente pari all’1,28%, contro l’1,35% del 2021, su un orizzonte temporale di sei anni. I costi di riscatto hanno un andamento decrescente fino all’azzeramento dopo il sesto anno dall’inizio dell’investimento. Rispetto al 2021, nel 2022 sono diminuiti proporzionalmente i costi per riscatto.

Figura 18 – Costi per Riscatto: 2022 – 2021

I costi di riscatto sono attribuiti mediamente per il 44% all’Intermediario ed il 56% alla Compagnia. Tale percentuale è leggermente diversa al 2021, quando, i costi di riscatto erano attribuiti mediamente per il 46% all’Intermediario ed il 54% alla Compagnia.

Figura 19 – Costi per Riscatto: Allocazione tra Compagnia ed Intermediario

I caricamenti totali, dati dai costi di ingresso annualizzati, i costi di gestione e i costi di riscatto anch’essi annualizzati, vengono delineati in tre orizzonti temporali differenti: di breve, di medio e di lungo periodo.

Il periodo temporale di riferimento è determinato in linea con gli scenari di performance, ovvero:

• Breve periodo: 1 anno

• Lungo periodo: detenzione raccomandata

• Medio periodo: media dei precedenti

I caricamenti totali sono aumentati in tutti e tre i periodi. Nel breve periodo sono passati dal 4,76% al 5,05%. Nel medio periodo dal 2,35% al 2,82% e nel lungo periodo dal 2,04% al 2,52%.

Figura 20 – Caricamenti Totali: 2022 – 2021

I costi totali annualizzati, presentano le seguenti suddivisioni tra Compagnia e Intermediario nei seguenti periodi di riferimento.

Nel breve periodo, la quota allocata alla Compagnia è pari al 54% (53% nel 2021), mentre la quota allocata all’Intermediario è pari al 46% (47% nel 2021). Per quanto riguarda il medio periodo, la quota riconosciuta alla Compagnia è pari al 53% mentre la quota allocata all’Intermediario è pari al 47%, come nel 2021.

Figura 21 – Caricamenti Totali nel Breve Periodo: Allocazione tra Compagnia ed Intermediario

Figura 22 – Caricamenti Totali nel Medio Periodo: Allocazione tra Compagnia ed Intermediario

Nel lungo periodo le percentuali di allocazione tra Compagnia ed Intermediario sono le stesse del medio periodo, così come è stato riscontrato anche nell’analisi svolta l’anno passato.

Figura 23 – Caricamenti Totali nel Lungo Periodo: Allocazione tra Compagnia ed Intermediario

La quota allocabile all’Intermediario sui costi totali si attesta, per ogni periodo di riferimento, sul 47%, come nel 2021.

VALUE FOR MONEY

L’analisi del Value for Money è eseguita sulla base delle informazioni desumibili dagli scenari di performance dei prodotti contenute nei KID. Pur considerando i limiti circa le ipotesi impiegate nel calcolo del rendimento medio annuo prospettico dell’investimento, basato su rendimenti storici, questo costituisce allo stato l’unico dato pubblico disponibile a riguardo.

In tale contesto, l’analisi sul Value for Money da noi svolta, considerando la performance media annua prospettica dichiarata e i costi totali annualizzati, ha identificato il valore medio annualizzato generato dal prodotto su un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo (detenzione raccomandata). Ognuno di questi è suddiviso tra rischio alto e rischio basso in uno scenario di stress, sfavorevole, moderato e favorevole.

Il valore totale generato dal prodotto, rappresentato su base 100, è ripartito così tra assicurato, Compagnia e Intermediario.

Del totale dei 24 scenari analizzati, di seguito presentiamo, per il rischio basso lo scenario moderato di lungo periodo e per il rischio alto, gli scenari moderati di medio e lungo periodo.

Un prodotto con rischio basso, in uno scenario moderato, presenta performance positive solo nel lungo periodo nel 2022, come nel 2021. Nel medio periodo le performance sono ancora negative, e sono peggiorate rispetto al 2021, a causa dell’elevata attuale volatilità dei mercati. 

La Quota Assicurato è cresciuta di 3 punti percentuali dal 2021 al 2022, passando dal 4% al 7%. È diminuita la Quota Compagnia di circa 3 punti percentuali dal 2021 al 2022, passando dal 52% al 49%, mentre è diminuita di 1 punto percentuale la Quota Intermediario.

Figura 24 – Rischio Basso: Scenario Moderato di Lungo Periodo – 2022

Figura 25 – Rischio Basso: Scenario Moderato di Lungo Periodo (Confronto 2022 – 2021)

Nel 2022, un prodotto con rischio alto, sempre in uno scenario moderato, presenta scenari di performance positivi anche in un orizzonte temporale di medio periodo, come nel 2021, con l’unica differenza che nel 2022 la Quota Assicurato è aumentata, passando dal 57% al 61%. Nel 2022 sono diminuite sia la Quota Compagnia, che è passata dal 23% al 21% nel 2022, sia la Quota Intermediario, passata dal 20% al 18% nel 2022.

Figura 26 – Rischio Alto – Scenario Moderato di Medio Periodo – 2022

Figura 27 – Rischio Alto: Scenario Moderato di Medio Periodo (Confronto 2022 – 2021)

Per quel che riguarda il lungo periodo, invece, un prodotto con rischio alto, sempre in uno scenario moderato, presenta scenari di performance positivi, come nel 2021, con l’unica differenza che nel 2022 la Quota Assicurato è leggermente aumentata, passando dal 65% al 66%. È diminuita di 1 punto percentuale la quota Compagnia rispetto al 2021 ed è rimasta invariata la quota Intermediario.

Figura 28 – Rischio Alto – Scenario Moderato di Lungo Periodo – 2022

Figura 29 – Rischio Alto: Scenario moderato di Lungo Periodo (Confronto 2022 – 2021)

Stefano Carlino (Partner Carlino, Costanzo & Associati)

Alessio Buonfrate (Associate Carlino, Costanzo & Associati)

Ilenia Degrandis (Senior Consultant Carlino, Costanzo & Associati)

Matteo Orlandi Mango (Junior Consultant Carlino, Costanzo & Associati)